In Via Maffia c’ho passato l’infanzia. Una strada minuscola ma significativa per me.
I’ mi babbo era nato lì, c’aveva iniziato il suo lavoro di orafo. Ci stava la mi’ nonna Renata.
I’ mi nonno “Cecco” lì c’aveva avuto il magazzino con gli attrezzi da imbianchino, passato poi ad uno zio. Secchi, scale, pennelli e odore di vernice.
Non solo, due sorelle del babbo stavano lì e io c’ho fatto l’asilo e le elementari.
Prima era un po’ così, si viveva in una strada, massimo due e il mondo sembrava finisse all’incrocio dopo.
Ricordo il panierino con la corda calato giu dalla finestra con le 500 lire di carta dentro per comprare il gelato in Via Sant’Agostino che pareva New York con tutti quei negozi.
Ps
Nella foto io all’uscita di scuola. Dietro la mi’ mamma
Patrizia che ride.
