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Via Burella

Via Burella

Passo quasi tutti i giorni da Via delle Burella che è tra Via della Vigna Vecchia e Via dell’Anguillara.
Burella è una cosa tutta Fiorentina che vuol dire “caverna” “sotterraneo”
Dante lo utilizza nell’inferno come corridoio buio per tornare dal centro del Mondo verso l’uscita con Virgilio “Non era camminata di palagio / là ‘v’eravam, ma natural burella”
Burella ha preso anche significato di carcere, infatti qui sorgeva il carcere più antico di Firenze che utilizzava i cunicoli bui dell’antico anfiteatro Romano.
Ci vennero imprigionati 740 ghibellini catturati durante la battaglia di Campaldino del 1289.
A Novembre del 1299, qui vicino, inizia invece la costruzione del carcere delle Stinche abbattuto poi nell’800 per costruire il Teatro Pagliano diventato poi il Teatro Verdi!
via delle burella strade di firenze
L’alluvione di Firenze è da ricordare.

L’alluvione di Firenze è da ricordare.

L’alluvione di Firenze è stato un evento che ha segnato la nostra città per sempre. Ma non solo.

E’ stato anche un evento che ha fatto manifestare lo spirito della città e quello che la città riesce a ispirare agli altri.

Sia a chi l’ha vissuta per un breve periodo, sia a chi la vive da esterno.

Firenze ispira, l’ho sempre pensato. 

Poi c’è la Fiorentinità di cui fa parte quella passione e determinazione che i fiorentini hanno manifestato più volte nella loro storia.

E’ successo durante l’assedio del 1529, oppure durante la liberazione nel ’44 ma anche in ultimo durante la prima l’emergenza di questo virus, quando tanti fiorentini si sono messi al servizio dei più fragili. 

E penso che succederà ancora, quando e se ce ne sarà bisogno, perché Firenze si ritrova sempre unita quando la situazione è seria. 

Non a caso a Firenze nasce nel 1200 il primo servizio al mondo di volontariato per chi soffre, la Misericordia di Piazza del Duomo che si chiamava Venerabile Arciconfraternita della Misericordia di Firenze.

Angeli del fango firenze

L’alluvione di Firenze che ispira il mondo

Insomma noi Fiorentini, nonostante il nostro caratteraccio un po’ burbero e di moRto polemico, quando c’è da dare una mano siamo sempre in prima linea, per noi e per gli altri.

Fu forse anche per questo che durante quei giorni terribili dell’alluvione del ’66 centinaia di persone accorsero da tutto il mondo per aiutare una città e un popolo in ginocchio.

E vennero da tutto il mondo unendosi con quelli che già erano qua per studio o vacanza e che vennero poi soprannominati “Angeli del fango”.

Un nome che mette in contrasto l’idea del classico angelo candido e pulito con lo sporco e il colore del fango.

Molti di loro stettero giorni con i soliti vestiti pieni di quella melma fangosa che puzzava di gasolio e merda.

Si perché anche i tombini e le fogne saltano durante un alluvione e il puzzo che ne viene fuori lo potete immaginare.

E’ bello oggi pensare che quelle persone venute a sporcarsi e a durare fatica per Firenze lo fecero per rendere un po’ del bene che Firenze aveva regalato al mondo intero. 

Chissà.
Ma sicuramente quei giorni, per la nostra città e anche per loro che poi tornarono nelle loro nazioni città, rimangono un simbolo indelebile di unità e solidarietà che non dobbiamo dimenticare mai.

Angeli del fango firenze
Narciso Parigi, ci lascia la colonna sonora di Firenze.

Narciso Parigi, ci lascia la colonna sonora di Firenze.

Se ne è andato Narciso Parigi, una delle ultime voci di una vecchia Firenze passata.

Narciso, Campigiano di Nascita ha portato Firenze nel mondo, con la sua voce e le sue canzoni.

Simbolo di Fiorentinità e tradizione, quella tradizione portata avanti con la sua gentilezza e verve tipica del nostro territorio.

Credo che Narciso Parigi, insieme ad Odoardo Spadaro, sia stato il simbolo della canzone  Fiorentina nel mondo.

E poi quell’inno viola, intonato la domenica allo stadio di Firenze ma urlato a gran voce dai tifosi, anche negli inizi di gare nelle trasferte della viola

Un inno riconosciuto e cantato da migliaia di tifosi che rimarrà per sempre il nostro inno. 

Ciao Narciso, garrisca al vento il labaro viola.

qui trovate il mio comunicato stampa 

La CARD DEL FIORENTINO!

La CARD DEL FIORENTINO!

Da domani sarà possibile acquistare la card del Fiorentino.

Il costo è di € 10,00 e il pass museale è rivolto ai residenti della Città di Firenze e dei Comuni della Città Metropolitana (ex Provincia di Firenze)

La card consente l’accesso illimitato tutto l’anno e 3 visite guidate a scelta tra quelle organizzate da MUSE Firenze!

La Card del Fiorentino sarà utilizzabile per visitare:

📍 il Museo di Palazzo Vecchio (compresi il percorso degli scavi, la Torre di Arnolfo e la mostra degli Arazzi nel Salone de’ Dugento)
📍 il Museo di Santa Maria Novella (accesso da p.za Stazione, 4)
📍 il Museo Novecento Firenze
📍 il Museo Stefano Bardini
📍 la Cappella Brancacci
📍 la Fondazione Salvatore Romano
📍 il Memoriale di Auschwitz
📍 il Museo del ciclismo Gino Bartali
📍 il Museo del Bigallo
📍 il Forte di Belvedere
📍 le torri e le porte dell’ex cinta Muraria (Torre San Niccolò, Torre della Zecca, Porta Romana e Baluardo San Giorgio).

Tutti i dettagli e le condizioni d’uso sul sito:

https://cultura.comune.fi.it/dalle-redazioni/card-del-fiorentino

Dove può essere acquistata la carta?
– presso le biglietterie di:

Museo di Palazzo Vecchio, Museo Novecento, Cappella Brancacci, esclusivamente dal titolare della Card, presentando un documento di identità in corso di validità anche ai fini dell’autocertificazione della propria residenza.


– online, indicando le generalità del titolare il quale dovrà necessariamente ritirare ed attivare la Card entro e non oltre sei mesi dall’acquisto presso le biglietterie di:

Museo di Palazzo Vecchio, Museo Novecento, Cappella Brancacci, esibendo il voucher di pagamento e un documento di identità in corso di validità anche ai fini dell’autocertificazione della propria residenza.

Viva Fiorenza!

Farmacia San Felice – Salvaguardare esercizi Storici

Farmacia San Felice – Salvaguardare esercizi Storici

La Farmacia di San Felice è un esercizio storico in un tessuto sociale importante per la nostra città.

Salvaguardare la nostra storia e i nostri esercizi storici è una priorità e l’amministrazione si è espressa più volte su questo tema.

Sono intervenuto in consiglio comunale per ricordare l’importanza non solo storica ma anche culturale di queste attività.

La nostra storia, e la storia della nostra città, passa anche dal mantenimento di queste attività storiche.

L’amministrazione ha fatto una lista per vincolarne oltre 200.

Questo è un passaggio fondamentale per salvaguardare non solo la Farmacia, ma anche tutti gli altri esercizi storici e mantenere viva la nostra storia.

Al link qui sotto il comunicato Stampa.

https://www.comune.fi.it/comunicati-stampa/farmacia-san-felice-rufilli-pd-consiglio-comunale-e-giunta-uniti-nel-fare-tutto?language_content_entity=it