Leggi di più“La vita sarebbe semplice, se non ci impegnassimo a complicarla”
Un fragore dentro.
E tutto si fermò…
com’era iniziato.. tutto si fermò.
Di colpo, di schianto
un fragore enorme
Quel rumore forte arrivava da lontano…
…ma lo sentì solo
chi rimase.
Fu solo…per chi rimase.
Il resto fu storia già vista, già vissuta
niente di diverso da tutte le altre volte
la solita “routine”.. i soliti movimenti.
I soliti gesti di chi sembra dispiacersi.
Tutto si fermò
e tutto si cancellò
in quell’attimo preciso
un passato, un presente
un’infanzia passata lì…
a divertirsi… e a bestemmiare.
La morte è importante
solo per l’egoismo di chi resta…
…altrimenti, sarebbe solo
un evento come un altro.
Adesso basta.
Forse nella vita ci devono essere dei momenti così
dove metti tutto in gioco dove metti tutto in discussione.
Forse il momento di andare in fondo alla vita
arriva sempre per tutti, prima o poi…non lo so.
Adesso è questo, Adesso sono qui.
Sono a chiedermi dove sto andando, cosa sto facendo, cosa sto cercando
…sono morto e sto rinascendo?
sicuramente è doloroso guardare la realtà delle sofferenze
ma è l’unico modo per migliorare dopo “lo sbagliare”
..ed io ho sbagliato.
Non drammatizzo, confermo solo a me stesso
il volere andare in fondo definitivamente alla mia vita.
il volere a tutti i costi diventare un essere umano migliore…
Non a caso.. proprio oggi dovevo toccare un altro fondo
Proprio oggi che avresti compiuto 65 anni…
…tu che alla fine di quel fondo non hai retto e ti sei lasciato sopraffare.
Ed è proprio vero, che siamo legati per sempre
e che in ogni momento “balordo” della mia vita
saresti sempre stato presente.
Nel bene e nel male, nella sofferenza e nel dolore, nell’arte, nella musica, nell’amore…
Ma adesso basta, il mio fondo lo pulisco,
…perchè amo.
….Auguri Babbo.
Il nostro tempo
“Non è grave il clamore chiassoso dei violenti…
…bensì il silenzio spaventoso delle persone oneste…”
M. L. King
Quando lessi per la prima volta questa frase stavo studiando la vita di King, rimasi abbastanza folgorato da tutta la sua vita costituita per lo più dall’impegno per i diritti civili della sua minoranza, ma lo rimasi sopratutto da questa sua frase, per come realmente racchiudesse anche l’essenza del nostro tempo.
Il suo “non è grave” non è naturalmente un incitamento alla violenza o un minimizzare la violenza che tra l’altro lo coinvolgeva da vicino ogni giorno, ma è proprio un rafforzativo del concetto: E’ più grave il silenzio degli onesti.
Questa è la vera malattia del nostro tempo, il silenzio degli onesti, dei bistrattati dal mondo del lavoro, delle persone che hanno lottato una vita magari sperando di realizzare piccoli desideri/sogni che fosse una macchina migliore, la casa in campagna, il viaggio della vita… l’università per i figli e che oggi invece se li vedano sfumare grazie sopratutto a delle politiche egoiste.
Parlare, scrivere, battersi, urlare questi sono i mezzi violenti oggi. Usiamoli.
Abbiamo la possibilità ogni giorno di combattere come King per i nostri diritti che sono violati ogni giorno e calpestati da chiunque abbia ad un certo punto della vita un po’ di potere, ed il silenzio alimenta, il silenzio aiuta a non fermare questo ciclo di violenza psicologica che viene fatta sulle persone.
Togliere i sogni vuol dire togliere speranza, togliere speranza vuol dire togliere la vita.
King lottava ed esortava con queste sue parole a dire: Ragazzi, voi onesti, non state zitti, usate ogni mezzo per combattere le ingiustizie e le malefatte, combattete per il diritto al sogno!
Non svuotiamo definitivamente Il vaso di Pandora, lasciamoci dentro l’unica cosa che riuscì a non scappare, la speranza, che rimane l’unica arma che abbiamo per non morire, perchè quando smetti di sognare, profondamente muori.