Il paese di Terezin, detto anche “Ghetto Ebraico”, in realtà è stato un campo di concentramento, da qui sono partiti verso i campi di sterminio oltre 80.000 persone, mentre altre 30.000 vi sono morte dentro.
Erano oltre 15.000 i bambini presenti dentro al campo.
La loro storia racconta che nonostante la fame e le malattie questi bambini lasciarono tracce della loro creatività e voglia di vivere con disegni, racconti e poesie, il tutto anche grazie al lavoro di pedagogisti internati con loro.
Si calcola che il 90% di quei bambini sia poi morto tra i campi di Treblinka e Auschwitz.
Giovedì 31 alle 17 a Le Murate. Progetti arte Contemporanea, grazie al lavoro fatto da Alessandro Grisolini alla regia e con collaborazione dei bambini dell’istituto comprensivo Oltrarno, presenteremo un progetto ispirato alla loro storia.
ingresso libero.