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via della Ninna

via della Ninna

In Via della Ninna, c’è un portoncino realizzato nel grande muro di Palazzo Vecchio che porta alla Scala segreta del Duca d’Atene Gualtieri VI di Brienne.
Gualtieri la realizzò come accesso e via di fuga segreta dal palazzo quando iniziò a costruire le mura che allargavano il Palazzo e lo fortificavano.
Per la costruzione fece utilizzare le “pietre conce” quelle squadrate e i “legnami” destinati alla ricostruzione del Ponte Vecchio distrutto dall’alluvione del 1333.
Non vide mai la fine perchè venne cacciato prima da Firenze.
Via Burella

Via Burella

Passo quasi tutti i giorni da Via delle Burella che è tra Via della Vigna Vecchia e Via dell’Anguillara.
Burella è una cosa tutta Fiorentina che vuol dire “caverna” “sotterraneo”
Dante lo utilizza nell’inferno come corridoio buio per tornare dal centro del Mondo verso l’uscita con Virgilio “Non era camminata di palagio / là ‘v’eravam, ma natural burella”
Burella ha preso anche significato di carcere, infatti qui sorgeva il carcere più antico di Firenze che utilizzava i cunicoli bui dell’antico anfiteatro Romano.
Ci vennero imprigionati 740 ghibellini catturati durante la battaglia di Campaldino del 1289.
A Novembre del 1299, qui vicino, inizia invece la costruzione del carcere delle Stinche abbattuto poi nell’800 per costruire il Teatro Pagliano diventato poi il Teatro Verdi!
via delle burella strade di firenze
Via Maffia

Via Maffia

In Via Maffia c’ho passato l’infanzia. Una strada minuscola ma significativa per me.
I’ mi babbo era nato lì, c’aveva iniziato il suo lavoro di orafo. Ci stava la mi’ nonna Renata.
I’ mi nonno “Cecco” lì c’aveva avuto il magazzino con gli attrezzi da imbianchino, passato poi ad uno zio. Secchi, scale, pennelli e odore di vernice.
Non solo, due sorelle del babbo stavano lì e io c’ho fatto l’asilo e le elementari.
Prima era un po’ così, si viveva in una strada, massimo due e il mondo sembrava finisse all’incrocio dopo.
Ricordo il panierino con la corda calato giu dalla finestra con le 500 lire di carta dentro per comprare il gelato in Via Sant’Agostino che pareva New York con tutti quei negozi.
Ps
Nella foto io all’uscita di scuola. Dietro la mi’ mamma

Patrizia che ride.
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Festa della Toscana e Bargello

Festa della Toscana e Bargello

Oggi è la festa della Toscana!
Che celebra la ricorrenza dell’abolizione della pena di morte in Toscana del 1786, primo stato del mondo.
A Firenze, nel medioevo, i condannati partivano dal carcere del Bargello e si incamminavano verso il prato della giustizia, dove oggi c’è Piazza Piave e la Porta della Zecca, e lì venivano giustiziati.
Il corteo dei condannati passava da Via dei Malcontenti per questo il nome di questa via, ma non sempre andava così.
Antonio Rinaldeschi nel 1501 per esempio, venne condannato per blasfemia.
Una sera perse tutti i suoi soldi al gioco dentro un osteria e passando davanti al dipinto che raffigurava la madonna tirò dello sterco di cavallo, per questo fu condannato, e impiccato ad una dalle finestre esterne del Bargello!